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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

domenica 21 febbraio 2010

#turismo# WestDeutchReis : Time_Tubingen

Dove ero rimasto riguardo al turismo germanico ?
Qualche giorno fa mi dicevo di andare avanti e di pubblicare il report della seconda parte dei tre giorni nel Baden-Württemberg trascorsi il ponte del primo maggio dell'anno appena terminato.
Sembra passato poco tempo, giorni, ne è passato di più, mesi.


Quindi.. rewind :
E' la mattina del due di maggio, mi trovo a Oberlingen, sul Bodensee, e.. fino a qui c'eravamo arrivati.
Sto meglio, la sera prima ero in astenia, in crisi di fame e di nervi, probabilmente la mia faringite (si ringrazia per questa la qualità dell'aria in pianura padana) era peggiorata al punto di essere febbricitosa.
MI affaccio alla finestra del grazioso albergo dove eravamo alloggiati, è una mattina brumosa di una giornata tuttavia abbastanza bella nelle promesse, la guazza è ancora sui tavolini metallici della distesa fuori dall'albergo, sul frontestrada, sul lungo lago.


Partiamo, quindi, dopo aver visitato Oberlingen alla volta di Tubingen, ovvero, Tubinga.

Tubinga è il centro storico culturale della regione. Una città che sembra provenire direttamente da una fiaba dei fratelli Grimm o da un cartoon della Disney.
La cittadina è centro universitario di primaria importanza, tanto che sono almeno oltre i ventimila gli studenti residenti in città su circa ottantamila abitanti, ne consegue una vita animata, ma... non troppo eccessiva (anche se.. dire non troppo non vuol dire "nulla", perchè in effetti qualche segno degli eccessi giovanili ogni tanto si nota).
Il nome più importante tra quelli che studiarono o insegnarono a Tubinga è quello del grande filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel, e in ultimo.. anche Papa Ratzinger (per me questa cosa è un po' curiosa, anche se non deve soprendere, vista l'importanza che tale università ha sempre detenuto in ambito teologico).
Per questo suo carattere storico e culturale Tubinga è gemellata con la nostra Perugia.




Ecco che emerge il tema architettonico dominante, ovvero questi frontoni triangolari, definiti dalle cornici degli spioventi posti a quarantacinque gradi e i fronti che lasciano scoperte le strutture tradizionali, lignee, di queste costruzioni.
La città è più che mai in tre dimensioni, sviluppata tra alti e bassi altimetrici, dentro e fuori. E' l'opposto totale di quello che si osserva nelle nostre città.


Immancabile.. il Rathaus, ovvero, il Municipio.
Siamo nel cuore civile della città, nella piazza, il Markt,
proseguendo da questa piazza se ne raggiunge un' altra, ove si trova la Collegiata di San Giorgio, la Stiftskirche, chiesa tardogotica eretta tra il 1470 e il 1483 (tredici anni di fabbrica, un tempo abbastanza breve per l'epoca, similmente per quello che avvenne per il nostro duomo a Modena, anche se in quel caso i rimaneggiamenti proseguirono nei secoli).
La Collegiata ospita le tombe dei Duchi di Württemberg, che dominarono la regione dalla metà del XIV secolo.




La piazza ove sorge la Colleggiata, con la fontana e le gradinate a renderla quantomai vivibile. L' atmosfera è calda, accogliente, c'è animazione, mercato, ma tutti sembrano essere molto rilassati.

Tranne me...

Sono quasi le tredici.. ho fame..
ho sete.
Sono nel sud della Germania.. desidero pranzare accompagnando il tutto da fresca, chiara, meravigliosa, birra tedesca.



E quindi.. si scende.
Per dove non so,
mi guida l'istinto,
mentre Claudio e Sabina tergiversano e si fermavano a chiedere informazioni su dove fosse il biergarten più vicino.. io sapevo, che da qualche parte questo biergarten esisteva. Non sapevo dove, ma sapevo trovarlo.
Quindi scendo.. scendo al Neckar.. e dove c'è il fiume.. c'è la birra.



Eccoci al Neckar, finalmente.. lo scatto sopra è una cartolina.. ovvero, non lo sarebbe, è mi, tuttavia è la classica cartolina da Tubingen.
Al Neckar troviamo anche il Mulino !
Ovvero.. il NeckarMuller, ovvero.. il biergarten... e ci accomodiamo.


Ci godiamo la giornata, come questo airone, un cinerino, direi.




Grazie della bellezza maschile. per la gioia della Sabi..


e quelle.. pennute.. :)
Tubinga ha un aria strana.. una città di tradizione ed estetica germaniche, con i tratti tipici del mondo dell'europa centrosettentrionale... tuttavia c'è un aria diversa, intima, più calda..meridionale,
pare Venezia, con i gondolieri, qui sul Neckar. E' anche tutto piuttosto romantico.



Prospetto a fronte l'altra sponda del Neckar.
Chissà chi abita questa casa.. come sia affacciarsi a quel balcone.
Paradossalmente,
quell'orologio pare sospendere quel balcone fuori dal tempo.
..
La birra NeckarMuller è alla seconda tornata.
Va detto che è una birra meravigliosa, leggera ma al tempo stesso di corpo, leggemente torbida, tonda, non troppo amara, non troppo gassata, fresca veramente tanto.
Mi pare.. che abbia vinto per due anni, tra il 2003 e il 2005, ma.. perdonatemi, non posso esser sicuro delle date, il premio come miglior birra della Germania.. che per quello che riguarda il mondo delle chiare equivale a un campionato mondiale.



Dopo il pranzo risaliamo al Markt, quindi raggiungiamo e visitiamo la Collegiata di San Giorgio.
Il custode, caustico, ironico e a suo modo simpatico, ci spiega alcune cose, di come Giordano Bruno volesse venire qui ad insegnare ma non l'avessero voluto accettare (gli avrebbe fatto forse bene alla salute, penso), di come i Württemberg fossero imparentati con i Gonzaga di Mantova, gli chiediamo inoltre se sa qualcosa del castello di Hoenzollern, situato una ventina di km a sud della città, e ci risponde, che si, è interessante, tutto rifatto.. ma "che volete, sono prussiani, mangiano patate..".
Ci facciamo due risate sui campanilismi dei tedeschi, e dopo aver visto tutti gli amabili sarcofagi dei Duchi Württemberg saliamo sulla torre.


Non si possono fare foto. Quasi.


Time.


Dalla torre del campanile verso il Castello di Hohentübingen.





I tetti rossi di Tubingen, qui sopra stretto sull'orologio del Rathaus.



Tempo.. c'è tempo.. con molta calma.

Siamo ora noi al Castello di Hohentübingen, un castello molto imponente che risale all' XI secolo, ampliato poi nei secoli XVI e XVII.






Antichità... pare socchiudendo gli occhi che tutto si confonda, si sfochi, che il tempo stesso si impasti e si confonda.
Ancora.. come sul balcone sul Neckar, come tra gli ingranaggi dell' orologio della torre.

Tempo.. tempo.. ancora tempo.


 Il tempo qui è scaduto.. riprendiamo l'auto per tornare su, verso Eichingen, alla volte dell' Hoenzollern Schloss. Ma questa è un altra storia.


Andrea G. 20/02/2010.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che birra !!!!!!!!!

Bart_72 ha detto...

Eh,... sarà anche ora di rinnovarla,tra un po', che dici ?