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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

martedì 12 ottobre 2010

Sweet October: Il Lago di Tovel



Lungo l'immensa rovina che scende dalla Valle di Tovel pare di sentire ancora l'ultimo urlo disperato della Regina Tresenga.
Si narra che la Regina di Ràgoli avendo giurato fedeltà al proprio popolo respinse malamente le offerte di matrimonio Re Lavinto di Tuenno, certo si infatuato, come molti, dalla leggendaria bellezza della regina, ma ancor più preso dalla brama di possesso delle ricche terre del suo regno.
Fu che Re Lavinto, trasportato dall'ira mosse le mosse guerra.
Tresenga appena seppe non perse tempo, dichiarò la situazione al popolo che con ardito furore la seguì in battaglia. Attraversarono le montagne del Brenta e calati in una valle sconosciuta over sorgeva un lago smeraldino, ivi sorpresero le armate del Re Lavinto. Risuonò il fragore delle armi, l'impeto di Tresenga schiantava come tempesta, passò la notte e per poco si fermò la battaglia, che continuò mietendo i soldati delle due parti.
Tuttavia Lavinto era valente guerriero e le sue armate avvezze alla battaglia e più numerose. Fu così che l'impeto della Regina Tresenga si infranse e alla fine, cadde con l'ultimo dei suoi fedeli sudditi.
Da allora si disse che le acque del lago di Tovel si arrossassero come di sangue, ogni estate, a ricordo di questo sacrificio.
E l'ultimo pianto della Regina Guerriera solca ancora la rovina della valla, quasi questa rappresentasse le spoglie del suo esercito con lei caduto, in quel rio che si chiama appunto Torrente Tresenga.

Pare non ci sia un fondamento storico in questa leggenda, tuttavia questo non toglie nulla la fascino di questi luoghi e della loro, più o meno sognata, storia.

Ora il lago non si arrossa più, dall'estate del 1964. Le ipotesi sono diverse, chi accusa lo squilibrio apportato dal turismo di massa che ha comportato un grande afflusso di visitatori, peraltro meritato vista la bellezza del luogo, chi invece ipotizza un cambiamento avvenuto in seguito alla grande riduzione attività dei pascoli nelle alte valli soprastanti che avrebbe comportato un diverso apporto chimico delle acque immissarie ; in questo caso la causa della scomparsa del fenomeno sarebbe.. un minore inquinamento.)
Un fenomeno dovuto ad un' alga chiamata Glenodinium sanguineum Marchesoni.


Però..


in autunno...

un po' di rosso..

e di altri meravigliosi toni caldi...

si vedono ancora...

dipingere il lago smeraldo..


E.... immergendosi.. dimenticandosi di tutto...anche e soprattutto dei perchè...  attendendo, fermandosi..
dalle brume si sentono i suoni e i colori della leggenda..















Foglie cadute..
come antichi soldati..
giacciono.
Scudi e spade sparse immote per i campi. Inutili prima, e più che mai ora.














Gemme delle corone,
lacrime sparse...












L'ultimo passaggio..




Le Armate di Tresenga...



Sogni galleggiano in speranzosa deriva...
   
L'ultimo assalto...


La rotta...


La fine...


Si riaprono le nebbie.. e di nuovo la pace, finalmente..

Il rosso... ritorna, sulle rive, sulle fronde, sui panni colorati di chi ora visita questo luogo da leggenda.. chissà... che cosa avranno visto... se avranno sentito qualcosa.


E tutti i colori del mondo. In un attimo.


Andrea G. 12/10/2010