Benvenuti alla Malga dell' Uomo Selvatico !


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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

martedì 27 ottobre 2009

#Escursionismo#_Sarentini_Camera_con_vista_


Inizia come sempre quando le cose riescono al meglio, ovvero non si organizza quasi nulla, imbastendo qualcosa sull' idea dell'ultimo momento, recuperando il bigliettino di un rifugio , prendendo su il telefono, chiamare.. e partire.


Pensando che...
anche ad essere dei puri, ma poi non tanto, dell'ecologia va detto che il carburante, per ora, ahinoi, è indispensabile per muoverci.. specie se poi si va avanti e indietro tra Chiusa e Bressanone perchè non si trova la strada per salire per dove si deve andare.....



Tuttavia riusciamo a trovare la strada.. che inizia.. quasi davanti all'uscita del casello autostradale di Chiusa Valgardena.. ma guarda un po'.... fu così che trovammo la via per la graziosa ed amena località di Latzfons (illustrazione qui sopra che la ritrae adagiata su per prati autunnali sul far della sera...).

Saliamo ancora qualche chilometro sopra il paese, fino a raggiungere l'area a parcheggio alla fine della strada ove lasceremo l'auto, nei presi del rifugio Jochalm.
Siamo già a 1950 metri di quota, si va all'imbrunire e dover percorrere si tre km a piedi ma soli 150 m di dislivello aiuta alquanto, specie prima di cena, quando le allucinazioni della fame si fanno sempre più forti.


Il Catinaccio o Rosengarten...
a me piace più Rosengarten, devo proprio dirlo, spesso la lingua tedesca riesce, nonostante la durezza con cui solitamente la percepiamo, ad essere notevolmente più dolce e poetica della nostra...
Catinaccio... sembra quasi una tattica di Trapattoni.. Rosengarten.. Re Laurino.. e tutte quelle cose, per me suonano più suggestive.
Ora, il Rosengarten in Enrosadira.


Allucinazioni.... miraggi... la Fata Morgana...
il rifugio ?
No...
ancora no,
perbacco.
fa freddo...
fame !
E continuo ad attardarmi per la via a fare foto, mentre immagino Michela e Sabina si siano rotte persino i gioielli che non hanno e si siano bellamente e alla faccia mia, accomodate con le zampe sotto la tavola.
Quando arrivo, scopro che si, si stavano un po' rompendo, ma sono state gentili e mi hanno anche aspettato.
Anche loro hanno perso un po' tempo.. con una.. scorciatoia.
Mi fanno segnali luminosi con le torce frontali, io che non l'ho accesa e tantomeno indossata, da buon licantropo amo muovermi nel buio notturno, rispondo con la luce... dell'illuminatore AF della mia macchina fotografica. Sono proprio fissato !!


WUNDERBAR !!!!!!!

JA, ICH GUT !!!


Wurstel, salsiccie, costine...knodel !!!
E più o meno tre birre medie, sia ringraziata la ditta Forst !
E un ringraziamento particolare ai gestori del rifugio Stöfflhütte , per l'accoglienza davvero straordinaria, per la cucina e per tutta l'atmosfera di questo rifugio che, senza essere un nido d'aquile, regala una vista meravigliosa.
A parte le rimostranze fatte alla cameriera riguardo alla grande volatilità della birra , o forse la difettosità dei bicchieri che forse soffrivano di occulte perdite, direi che la serata è andata nel migliore dei modi,
con tanto di caldarroste alla fine. (ma non vorrei dimenticare quella specie di crèpe fritte ripiene di marmellata ai frutti di bosco, che non so come si chiamino, ma che ci hanno mandato letteralmente in paradiso !).

Alla mattina... lo skyline cambia aspetto.. la luce è diversa.
Qui il Sassolungo, Sasslong in ladino, Langkofel in tedesco.
Difficile sempre fare confronti e classifiche...tuttavia il Sassolungo è una montagna magica tre le magiche.
Lo vidi la prima volta quasi venti anni fa da allora è sempre un sogno ad occhi aperti.



Ci incamminiamo...
siamo sul dorso dei Monti Sarentini, dominano qui le praterie d'alta montagna.
I Sarentini sono montagne più placide, montagne verdi, e costituiscono qui nella loro sezione orientale, un balcone privilegiato sulle Dolomiti.



Siamo in prossimità ormai del Rifugio Latzfons Kreutz.
Qui la scena si fa quasi metafisica.



Il Gruppo del Sella.
(Che io chiamo La Torta .. :))


Langkofel,
qui nello splendere del pomeriggio.


E infine.. sempre lui, all' Enrosadira.


Seguiranno, al rientro, alcuni giorni durante i quali sarò permeato da una strana sensazione.. e assediato da un certo senso di disadattamento.
Parlo anche per quelli che verranno, ancora.

Se avete tempo e voglia, potete vedere la galleria completa qui






Andrea G. 27/10/2009



2 commenti:

bruno ha detto...

belle foto ! le inquadrature sono curate; sfoltirei un pochetto, perchè qualcuna è ripetitiva, ma i colori sono espressi in modo piacevole e lasciano respirare lo sguardo.
hai polarizzato il cielo?
a presto

Bart_72 ha detto...

Ciao Bruno ! :)
Hai ragione sul suggerimento di sfoltire, mi lascio spesso trascinare.. dal sentimento :)
Il cielo è stato polarizzato, si, in quasi tutti gli scatti dove è importante nella composizione.
Ti ringrazio per la graditissima visita :)