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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

mercoledì 18 marzo 2009

Buone Nuove dal SerRaglio # 1




Qualcuno conosce la storia dell'asino e del maiale ? 
..
No ?

(Voi si... ? vabbhe' ma lui no..quindi la racconto !)

Tuttavia cerco di farla breve, non vorrei mai colpire a sonno qualcuno, la storia narrata è pressappoco questa:

In una fattoria c' erano, tra le tante bestie, un asino e un maiale.
l'asino lavorava tutto il giorno duramente, veniva preso a scudisciate, spesso anche insultato, viveva di una dieta magra e complessivamente, specie agli occhi del maiale, una vita grama.
Il maiale viceversa conduceva una vita da pascià, non faceva un tubo tutto il giorno, si crogiolava nel suo giaciglio, si sollazzava, mangiava in continuazione e di tanto in tanto gli si concedeva anche attività riproduttiva, via via era sempre più pasciuto, il ritratto della salute gaudente, pareva.

Ogni volta che l'asino si trovava a passare, sempre stanco indaffarato, coatto e sofferente, nei pressi del recinto del maiale questi pigliava a canzonarlo, insultandolo chiamandolo per nome come se fosse la cosa più indegna del mondo :
"Sei proprio un asino !!" gli urlava deridendolo "non capisci nulla, guarda che vita che fai, ti maltrattando, sgobbi tutto il giorno, tutti ti deridono, e tu non dici nulla e sopporti tutto.. ma come fai ? sei proprio un asino !! Guarda me.. sto bene, non lavoro, mangio, mi godo la vita, l'amore, divento sempre più in carne.. io si che sto bene, mica tu ! Asino che non sei altro !! "
a queste provocazioni l'asino non reagiva, al solito chino e silenziosamente imperterrito sopportava, 
l'unica sua reazione era, poco apparentemente, un silenzio :

"... "

I giorni passavano e si ripetevano uguali alla fattoria e il tormentone era sempre il medesimo, il maiale infieriva 

"HAHHAH... Asino , asino , asino !! ahhahahha..guarda quanto sei ASINO !! ",

 l'asino sopportava 

" ... ".

I giorni passavano, passavano..
passava quasi un anno.. si era a Dicembre ormai e faceva freddo, il maiale era sempre più paffuto man mano che tale paffutagine aumentava aumentava anche la sua molesta e sadica boria :

"HAHHAH.. Asino... guardati... come sei deperito ! ASINO !! AHAHHAHHA AHHAH !! "

L' Asino era viceversa d'umor strinato dalla brina, quella mattina...

la risposta all'inizio pare la stessa silente.. pare..

" ..... . . "

Ma poi il ghiaccio brinato si rompe :

"... Hey tu ! tu che ridi tanto.. Non sei mica lo stesso dell' anno scorso ..... "


(gelo).



Non sarà vero che che a volte veramente ride bene chi... ride ultimo ?

E chi sono veramente, gli asini ? (credo che molti di loro avrebbero ad offendersi ogni volta che viene utilizzato in prestito il loro nome ad uso, devo dirlo, improprio... )

Quante volte, noi, genere umano dalla mente potente (chi più chi meno..) ci perdiamo dietro a situazione che "sembrano", che non "sono", che alla fine non sono nulla, e portano via, lontano dalla propria essenza di ognuno, che ognuno porta in se, nessuno escluso, pure la persona più apparentemente idiota che si possa conoscere ? 

Quante volte ci rammarichiamo di "prendere dell'asino" e non ci rendiamo conto di che fortuna abbiamo a non prendere quella del maiale ? 
Quante volte va ancora peggio e non ci rendiamo conto di essere nella condizione del maiale ?

Ora ci vorrebbe una birra, accompagnata dalla frase di una vecchissima pubblicità, della birra appunto, interpretata da Renzo Arbore, com'era "meditate gente.." e beveva la birra, che uomo saggio ! 
(e comunque per fortuna che lo stracotto d'asino è pietanza di tradizione limitata a poche zone e ormai sempre più smarrita..).

Un sentito raglio dal serraglio !

Andrea G. 18/03/2009

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