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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

sabato 10 dicembre 2011

Cosa si vede...


Si chiacchera spesso spesso da tra appassionati "fotomani" se sia il caso , se sia giusto, se sia etico, se sia onorevole...ritoccare le foto, usare "fotosciòp" e tante altre questioni del genere.

Innanzitutto occorre anche vedere che cosa si intende per "fare una foto con phoshop", per alcuni è un ritocco spinto, che risulta invasivo e stravolgente sul dettaglio della fotografia così anche spesso a stravolgere quella che era l'idea compositiva nata e fissa in fase di scatto.
Per altri è qualsivoglia intervento a computer che alteri l'immagine catturata dalla fotocamera, includendo in questa situazione anche quello che si definisce come sviluppo del negativo digitale (file grezzo o .raw)", e questa opinione, seppure rispettabile, non mi trova d'accordo.

L'immagine di cui sopra è stata ottenuta dallo sviluppo del file grezzo (raw) attraverso un noto software di conversione, la difficoltà di realizzare in ripresa  l'immagine con questo tipo di contrasto è stata data dal fatto che sulla scena c'era una differenza di luminosità di almeno due stop tra la zona più chiare del cielo e quella del prato sottostante.



Qui sopra lo stesso file in conversione neutra, è stata fatta un'esposizione conservativa, al limite delle luci, per non bruciare completamente il cielo, cercando altresì di mantenere le ombre il più possibile aperte.

IL file porta a un'immagine equilibrata, senza grandi contrasti ma oggettivamente scialba, anche più di quanto non apparisse ai miei oggi durante questa fosca mattinata.

Un ulteriore tentativo era quello di intervenire, applicando, on camera, una curva di contrasto tesa a migliorare il contrasto dell'immagine e allargando quindi la dinamica.


L'immagine migliora un po' sotto l'aspetto del contrasto, tuttavia le ombre risultano in tal modo molto scure.
A questo punto proviamo un altro trucco, una dispositivo software on camera previsto sulle DSRL Nikon, ovvero il D_Lighting attivo, abbinato alla curva personalizzata (Controllo Immagine) più aggressiva di cui dispongo on camera :


Il risultato è per me quasi buono, se non fosse che il cielo non è ancora reso come vorrei.

A questo punto si fa.. come si faceva scattando a pellicola negativa: esponevo per le luci :


il risultato... è cupo anche usando un controllo immagine neutro:



non parliamone poi se si utilizza un controllo immagine più contrastato...



Applicando il d-ligting attivo a un file decisamente sottoesposto si ottiene qualcosa che puo' essere accettabile   per quello che attiene l'equilibrio tra cielo e terreno, ma totalmente insoddisfacente sul piano della saturazione.

Allo stato della tecnologia attuale, e almeno con un sensore a formato ridotto (aps-c) come quello da me utilizzato vi sono ancora dei limiti importanti in tema di gamma dinamica, ovvero, ripeto, la capacità di rendere al meglio e contemporaneamente il dettaglio nelle zone d'ombra e la resa della texture nelle zone di luce (le nuvole)  che altrimenti risulterebbero piatte.

Infine... vale una vecchia regola : aspettare.. che sbuchi uno spiraglio di sole .. ed eventualmente utilizzare un filtro nd digradante, come si faceva quando non c'era photoshop.






10/12/2011


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