Sono già in strada e sento Karin al telefono:
"bartolino, dove sei ?" fa lei,
"sono un po' in ritardo, ho dei tempi di mobilitazione che sono un po' quelli di.. insomma, non sta bene dirlo..." ...
"se un po' 'ome 'na fiia" risponde lei toscanamente,
"voi come siete messi ? " ,
"siamo a piedi 'ol chèmpeer, tu 'un sai la sfiga, stiamo andando a prenderlo in officina, tu vieni su
pure con calma.."Bene.
Con calma..
Con molta calma..
Calma e gesso, dicono i giocatori di biliardo.
E risparmiando la meccanica proseguo poi lungo l'A22.
Il piano prevederebbe di dirigersi a Verona, prendere la Milano Venezia e uscire a Brescia Est, da lì poi a destinazione, invece io continuo a risparmiare la meccanica (e che meccanica poi !) e proseguo verso Affi, lì esco, lì mangio un trascendentemente gustoso BigMac, giusto perchè di
tanto in tanto va anche bene abbandonarsi agli istinti più sordidi, dopo di che, dopo aver
osservato le famigliole i cui pargoli vengono avviati sulla via del colesterolo, mi avvio per la mia,
visto quella del colesterolo ormai la conosco, tralasciando il fatto che non ancora idea di quella che mi appresto a percorrere.
Ad ogni incrocio e rotatoria mi lascio guidare dall'istinto, dalla voglia del momento. C'è tempo per arrivare a Gavardo, è bello prenderla larga.
E ogni tanto mi fermo.
L' angolo inaspettato, sono alla guida, in corrispondenza di un tornante si apre per una finestra arancione nel verde. mi fermo, e in questa tana del bianconiglio ci perdo una mezz'ora abbondante, devo richiamarmi all'ordine per impormi di tornare in auto.
Ho voglia di vivere la quiete del lago, sotto il tepore caldo delle tinte autunnali.
Ecco cosa mi guida.
Il lago riflette,
il lago ascolta,
il lago raccoglie,
il lago parla,
il lago tace,
il lago muove,
il lago sta.
....E ora muovo alla volta di Gavardo percorrendo ancora le rive benacensi fino a poco prima di Salò, alla fine di un piccolo giro del mondo ritorno nel mondo del movimento.
Ora è di nuovo azione e adrenalina,tuttavia con moderazione, capita infatti a volte che nel movimento l'armonia prenda forma.
E il resto... è un altra storia.
Andrea G. il 21/10/2008
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