.. o anche Agriboard, come disse una volta Capitan Abba, sta di fatto che, sia come sia, al San Carlo Spot, una delle "case" dello "Spiedo alla bresciana" e culla del pionierismo del mountainboard in Italia, si continua a girare, di brutto, oserei dire.
Come ogni anno, da un po' di tempo a questa parte, ci si ritrova per il tradizionale raduno, detto dello "Lo Spiedo".
"Che centra lo spiedo? " direte voi, centra in quanto pare che la massa proteico-lipidica che questo apporta crei una combustione tale da essere comparata, per produzione energetica, solo alla fusione nucleare, quindi, un carburante direi inesauribile che gli amici moutainboarder utilizzano per girare a più non posso come elettroni impazziti su e giù per le strutture disposte sui prati di San Carlo (e dov'è San Carlo.. eh.. se si mangia lo spiedo, ovviamente, in provincia di Bs ;)), ovviamente quando non accada, che, l'energia per digerirlo necessaria sia anche superiore a quella che libera... non è raro in effetti vedere gente sparsa per i prati intenta in pennichelle a tempo inderminato, tuttavia gli esemplari di mountainboarder più resistenti superano la prova per diventare ulteriormente forti.
Le strutture a cui accennavo sono composte da alcuni box e un wallride che è anche quello che per la maggiore è stato al centro delle attività del weekend appena scorso, quando non si era a mangiare, ovvimente.
Forse però è meglio mettere qualche immagine, altrimenti il lettore profano continuerà ad indugiare sull'idea che il mountainboard sia un inglesismo con il quale si indica un tavolo in un rifugio alpino apparecchiato di ogni genere di pietanza, anche se, in effetti, per come è nata questa cosa potrebbe anche essere plausibile..
Tuttavia..
la notizia è che questi, signori e signori, girano davvero !
Before The Crash..
Apocalypse Now !
Non si puo' non fare un cenno particolare a Daniele, forse il riders migliore e più sinceramente appassionato tra quelli che conosco, a cui va un merito particolare per questo evento e per la diffusione di questo sport.
Siamo su, finalmente, si riescono a mettere le ruote sul coping.. più che altro l'importante sarebbe non finire dall'altra parte..
Michele "Wolverine" Rosi torna a volare, la sua clavicola rotta non è riuscita a tenerlo lontano per molto.. d'altronde... trattasi di Wolverine. Sebbene la prudenza abbia spinto ad usare "un po' di protezioni", che non fanno mai male, se si fanno manovre su strutture che spingono altro.
Qui c'è da dire che i ragazzi sono per la maggiore anche snowboard, qualcuno pratica lo skate, la differenza tra qui e sulla neve è intuibile, se è vero che sulla neve le manovre diventano spesso più ampie per via della maggiore velocità e scorrevolezza della tavola da neve è anche vero che gli impatti sul terreno sono solitamente più duri di quelli sul manto nevoso..
Se sopra pare un anticipo d'autunno più sotto Matteo pare invece in piena fase estiva, pare in effetti buttarsi in mare da uno scoglio.