Benvenuti alla Malga dell' Uomo Selvatico !


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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

lunedì 19 aprile 2010

... c'è un serpente che ...


Ohi ! salgo sulla collina, una di quelle che rimangono sopra città, la mia collina preferita, direi.
Mi avvio a fare due passi e ... caspita !!



Cos'è ? Un' anaconda ?? da queste parti ?! possibile ? e se deve ancora fare colazione ??

Pensate se lo fosse stato.
Mi viene in mente una cosa che mi raccontarono quando ero bambino, durante le vacanze estive dai nonni ; successe anni prima che un grosso serpente era scappato da chissà dove, e si aggirava per le campagne polesane, quando una sera, anzi, ormai una notte, un tizio tornava dal bar, e quindi dalla briscolata e  dalle "ombre" in vespino..
a un certo punto vede qualcosa in mezzo alla strada..

" è un tubo da irrigazione.. ma chi sarà quel  "mona" che l'ha lasciato in mezzo alla strada !!"
e si ferma per metterlo a parte, anche perchè se no non riusciva a passare, con la vespa,
quindi, scende dalla vespa,  va per afferrare il tubo quando.. questo...

taac !

Non c'è più !!

Il tipo lo raccontò al bar il giorno seguente, diventando per qualche giorno la barzelletta del paese, fino a quando non si seppe la storia del serpente e si fece quindi uno più uno, e.. il nostro amico della vespa potè tornare a bersi le sue ombre senza tema di allucinazioni !

Per il resto, per il prato ho incontrato altre bestie, più piccole, e, inoffensive, per fortuna, anche se si sa, non è detto che i piccoli animali siano anche i meno pericolosi, in natura a volte le regole delle dimensioni si sovvertono.

Non ho mai fatto macrofotografia con impegno, qualche scatto al volo, a mano libera a un fiore o a una farfalla, mai mi ci sono dedicato veramente.
Ieri mattina decido di montare l'unico obiettivo macro (un Sigma DG-d ancora abbastanza corto, senza moltiplicatore e tubi di prolunga, liscio)  che possiedo, mi armo di treppiede, e mi butto nel prato.
E' davvero un' esperienza...
si finisce per sdraiarsi per terra, nel tenere le posizioni più impensate, si finisce a calarsi veramente in quel microcosmo verde.
Così facendo rimango colpito da una di quelle migliaia di gocce d'acqua, residuo delle piogge del giorno prima che gravano ancora sugli steli di quel piccolo fazzoletto di prato dove mi trovo.



Mi fisso sulla bolla.. quel semiglobo acqueo sembra veramente un pianeta a parte, sembra Venere, ora Giove con le sue turbolenze.

Uno poi si aspetta che non succeda nulla e invece nel giro di pochi minuti sullo stesso stelo, fianco alla  bolla, si avvia un via vai.




Nessuno si aspetterebbe una tale mossa in posto non certo alla moda !!

A volte...

il mondo è un prato..

o ancora..

una goccia.


Andrea G. 19/04/2010

sabato 17 aprile 2010

Bayern_ 2010_ Regensburg & Romantische Strasse_e.. ovviamente... Birra.

Torniamo sempre sul.. "luogo del delitto", in occasione del ponte pasquale.
Per quest'anno si è scelto di salire un po'  a nord di Monaco di Baviera. Quindi..

  On The Road !




Prima tappa biergarten a Weyarn, località nei pressi di Monaco. Eravamo ormai in emergenza fame e sete, siccome sulle autostrade tedesche le rathstation, ovvero i nostri "autogrill" non son poi così frequenti, decido di uscire alla prima località interessante (interessante sotto il profilo "gasthaus"..) alla cerca di un biergarten.
Lo trovo, subito,dato che ho sviluppato un sesto senso per queste cose e appena vedo il pennone della Augustiner, la mia auto, che solidamente a me, deve avere una funzione di ricerca che non conoscevo.. inchioda !


Il gasthof dove ci fermiamo si rivela scelta azzeccata, con una gustosa e ruspante cucina bavarese (dalle affissioni si tratta di un locale pluripremiato) , ma il tocco di classe lo si trova, indubbiamente, nel bagno degli uomini .. quanto a quello delle donne non l'ho visto e non immagino nemmeno !


Passiamo oltre.. dal profano al sacro...

La Cattedrale di San Pietro.

Siamo ormai a Regensburg, ovvero l'antica Ratisbona, città degli Imperatori, quelli del Sacro Romano Impero (da ricordare la "Dieta" Imperiale di Ratisbona, ove si riunivano in consiglio imperatore e principi), ma prima ancora dell' Impero Romano, quello vero, in quanto fondata dall' Imperatore Marco Aurelio nel 179 d.c.
Città danubiana affascinante, ricca di storia e cultura, si presenta adagiata in una conca in mezzo alle colline e bagnata dal fiume più lungo d'Europa.
Relativamente risparmiata dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, è rimasta quindi in gran parte intatta nel suo centro storico di chiara impronta medioevale, un impronta mitteleuropea, si, ma comunque ancora fortemente avvolta di influssi più meridionali che si manifestano nei suoi colori caldi e vivaci,
la guida Routard la definisce, citando fonti non note, come "la città più settentrionale d' Italia".


Veduta classica delle torri della cattedrale dal Danubio e lo Steinerne Brücke che lo attraversa...
e... i tetti spioventi.

Una menzione particolare alla Historische Wurstküche.


Ristorante tipico molto alla buona e molto storico... si mangia fuori, quindi, attenzione, perchè almeno in questa stagione chiude già alle sette di sera.
Da circa 850 anni vi si servono le tradizionali salsiccie bavaresi alla griglia.
Appena si arriva in auto il fumo profumoso di salsiccia vi indicherà il posto, senza bisogno di chiedere o girare tanto....