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Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

mercoledì 22 luglio 2009

#Escursionismo#_L' Anello del Gigante, ovvero, il Cusna da Febbio


Ancora al Cusna !

In attesa delle ferie, vista la scarsità di ogni genere di risorse che il lavoro mi lascia e in attesa delle vacanze tra le Alpi, mi ritrovo sempre, al solito, attratto dalla più bella e imponente montagna dell'appennino tosco-emiliano, certo, direte, sono gusti, qualcuno puo' preferire altri luoghi, tuttavia questa montagna che io trovo magica anche solo per la vista di cui si gode dalla cittadina spesso malmostosa ove vivo vanta numeri che hanno anche la forza dell'oggettività, perchè se con i suoi 2120 metri di elevazione costituisce la seconda vetta dell'appennino settentrionale, dietro al Monte Cimone, rispetto a questi forma un sistema molto più vasto, esteso e articolato, a costuire un sistema ad H i cui due rami principali sono dati dal crinale principale dell' Appennino che segna lo spartiacque tra Toscana ed Emila Romagna con la sua massima elevazione nei 2054 m del Monte Prado e il crinale parallelo, sdoppiato, del Cusna su livelli simili e anche maggiori.
Questi "numeri" disegnano un ambiente montano vasto, di relativa alta quota (in Appennino settentrionale i duemila metri configurano un ambiente più estremo che non i corrispondenti alpini, in quanto qui costituiscono il piano sommitale con una conseguente maggiore esposizione da parte dei moti atmosferici), c'è quindi tanta "terra alta" e sistemi vallivi e importanti come le alti valli d' Ozola e del Torrente Dolo, che finiscono entrambi per affluire nel fiume Secchia. Il Cusna è anche montagna di foreste, estese senza interruzioni date da terreni a coltivo e a pascolo, fatta eccezione le per la zona del Prati di Sara e per l'episodio "impiantistico-sciistico" di Febbio2000 che pare quasi perdersi nel contesto ancora selvaggio (per fortuna, dico io, sebbena sia anche uno "sciatore".. anzi... no, uno che va con la tavola :), questo lo puo' notare chi viene dalla strada del Cerreto oltrepassato Castelnuovo ne' Monti, basta guardare a sud verso il Gigante per vedere subito quanto ampio sia il suo abito verde.
Queste foreste sono faggete, ma anche abetaie di pregio come quella dell' Abetina Reale.

Detto questo.. basta dire che al Cusna, sulle spalle del Gigante, si puo' avvertire il suo ampio respiro e goderne.
Non si sa mai se fronte ai Giganti ci si sente estremamente piccoli o grandi.. a me piace pensare e sentire che...



Verso il Passone.

"Che cosa volete da me !? " (la traduzione slang sarebbe meno elegante..)


Rana... ma... work in progress.. le ho sempre chiamate saltatrici, dovrebbe quindi essere la Agile.. ma..



Abbiamo valicato il Passone.

Ora ci attende un bivio che è anche una decisione da prendere :
Andare al Battisti, bere una birra, pi crogiuolarci al Lago Bargetana ?




... ( ... MUMBLE MUMBLE ... ) ....

Decidiamo, chissà perchè, (forse per non ripetere una rinuncia come quella della scorsa settimana a Monte Acuto..) di andare in contro alla distruzione delle nostre gambe e andare al Cusna.



L' "ometto".

Ai primi tempi del mio andare in montagna sentivo spesso i miei compagni più esperti parlare di questi "ometti" e mi chiedevo a chi mai si riferissero visto che si passavano ore e ore per luoghi impervi senza vedere anima viva. Una volta una compagna d' escursione, tal Giovanna, una donna che definirla d'acciaio era poco, mi chiese a più riprese : "hai visto degli ometti ? " io che pensavo scherzasse, non sapendo che caspita fossero sti' ometti nel senso in cui intendeva lei, rispondevo "come no !? tantissimi, anche un minuto fa ! c'è pieno di ometti! ".
A distanza di tempo mi sono fatto un idea di come quella volta tornammo all'auto oltre le otto di sera.


Impervie pietre, la vetta in lontananza.



Siamo sotto ormai, aggireremo poi sulla destra, per il sentiero n 617, la diretta ci intimorisce un po', si inzia ad avvertire un po' di stanchezza. (perlomeno, io non l'avvertivo, ma questa l'ho pagata tutta a inizio settimana.. dire che ho trascorso un lunedì in stato catatonico non rende ancora.).


Siamo in cima, oltre agli escursionisti troviamo i residenti estivi abituali, fiori di ogni genere, in questo caso, Cardi.



Vista sul Monte Prado, la zona di lama Lite ove sorge il Rif. Battisti, e la testata della Valle dell' Ozola.


Il "drop" della diretta (che noi non infiliamo, anche questa volta).


In To The Basso.
Scendiamo scendiamo scendiamo..

la gambe caracollano ormai, è strano ma anche no, per chi va in montagna è noto che spesso la discesa è forse più dolorosa della salita, il sentiero scende a serpentina infinita , ad ogni spira ne segue un' altra, pare che questa montagna sia alta mille metri e bassa.. duemila !

Ormai si pensa alla birra alla spina del ristoro, al primo bar disponibile.

umh.. strane associazioni..


Strane cose..



Andrea G. 22/07/2009

martedì 14 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

#Sport_Life#_Torbole_Wind_surF_Short_triP_


Il motivo per cui capitiamo in questo posto sarebbe un altro, tuttavia anche questo ne costituisce uno ottimo (pare, anzi, che il motivo ufficiale sia invece una scusa per quello non ufficiale..), detto questo, il risultato pare sia stato quello giusto..



Il sole non manca e il vento ? (per ora non tanto.. ma solo per ora !)



Neil, dopo la misura del vento, la misura col vento..

Al pomeriggio ci trasferiamo al molo di Torbole..



Dani... fa paura, veramente (credo abbia la tavola di Silversurfer , notare i riflessi sotto...)


Alain è in crisi mistica, pare voglia rubare a Dani il ruolo di "ragazzo immagine"....
lui, fino a che c'è da andare va... l'importante sarebbe.. non doversi fermare (e strambare !!).



Ritorno a base.


Fino all'ultimo momento ci godiamo il lago e il vento, non c'è tutta questa voglia di tornare nella nostra afosa pianura. C'è solo voglia di ritornare qui.




Andrea G. 06/07/2009