Benvenuti alla Malga dell' Uomo Selvatico !


Benvenuti alla Mia Malga ! MalgaBart vuole essere una... baita virtuale, dove raccolgo pensieri, esperienze e soprattutto immagini da me prodotte sulla vita che amo, la vita all'aria aperta, in montagna, in natura.
L'attuale layout spiazzerà chi era abituato a quello precedente, tenete presente che una volta avuto accesso alla homepage, un articolo che sia oltre una certa lunghezza viene tagliato, occorre accedere alla sottopagina per visualizzarlo completamente, clikkando su "ulteriori informazioni >>".
In fondo all'articolo è previsto un form per i commenti, e.. i commenti sono sempre molto graditi.

Un saluto ... muggito ! :D

Andrea Bart "Sàlvànfòresto".

domenica 26 aprile 2009

#escursionismo# _Gli Alberi_ (passeggiata nel Casentinese)



Le Foreste Casentinesi si estendono su un territorio che comprende la zona dell' Appennino tosco-romagnolo a ridosso delle provicie di Forlì - Cesena e Arezzo rappresentano una meta classica per gli amanti del trekking e nel loro ambito includono punti di notevole interesse 
storico ,culturale e religioso, si pensi solo a Camaldoli con il suo famoso Eremo.

Per quando riguarda chi scrive, devo ammettere di avere sempre avuto, a grandissimo torto, un certo pregiudizio verso questa zona come luogo di escursionismo, v' era in effetti un periodo in cui valutavo alquanto stupidamente il valore di una montagna in termini di altezza sul livello del mare, non capendo che ci potesse essere di interessante in questi luoghi.
Fortunatamente a volte anche all'ignoranza c'è fine, perlomeno in certi casi specifici come questo, che costituiscono occasioni in cui è sicuramente bello e remunerativo ricredersi.
 
La mia occasione si presenta quindi in forza di un inverno nevosissimo che ha lasciato una lunga coda di se sulle montagne dell' Appennino toscoemiliano e ovviamente, su quelle del Trentino, mie mete solitamente abituali, quindi alla domanda "dove andarsi a pescare una montagna asciutta che non mi obblighi a ravanare nell'alta neve marcia di aprile ??".
Presto fatto.. nel casentinese !
Quindi si decide di riempire un'auto e imboccata l'autostrada del mare la utilizziamo questa volta per divagare sulle alture della provincia di FC, risalendo poi la valle del Bidente e raggiungendo il Passo La Calla, base di partenza della nostra passeggiata.

Questo... è senza dubbio il regno degli alberi.
A volte mi pare che essi si possano animare da un momento all'altro come gli Ent di Tolkien..

Altri invece mi sembrano.... Laocoontici..










Troll dormienti ?



Siamo sul Poggio Scali, 1520 m s.l.m. 
La quota non alta di queste montagne, la loro esposizione, la loro vicinanza al mare, le rendono una meta di escursioni ideale nei periodi di mezza stagione, quando altrove e ancora inverno qui regna già primavera.



Scene di devastazione... rilassante devastazione !


E' ora di andare.... Le nubi si addensano sulla Terra di Mezzo .. 

E questo è un Urukai ... alle prese con una piadina "salsiccia e cipolla", anche se l'immagine tumultuosa non lo lascia intendere chiaramente, quello che si coglie è l'espressione feroce..

"GIU' LE MANI DALLA SALSICCIA !! " 




Andrea G. 27-94-2009

venerdì 17 aprile 2009

_Ost_Bayern_Trap_ (come le api.. nella birra ! )


Si, si tratta di un vero trappolone quello in cui , mediamente ogni primavera, cado...

ah.. ma è un dolce cader... (ma quale dolce ! ? la birra tedesca è amara, grazie al luppolo a profusione .. accidenti alle mie licenze poetiche... )

Detto questo succede che mi ritrovo in autostrada ben oltre il Brennero, in auto e in compagnia di due loschi figuri di cui mi guardo bene dal pubblicare le immagini per via delle ovvie questioni legate alla privacy (esiste una legislazione in merito..) e anche per un mio certo residuo senso della decenza :D.

....


.. Intermezzo floreale (pliiin pllingpplinngpplig.. tipo musichetta d'arpa del vecchio intervallo della Rai, durante il quale immagino ancora stragi a colpi di sonno...), ok fotografi, non massacratemi, questa l'ho fatta in auto, dietro il parabrezza, con una luce dura e la foschia di mezzogiorno... vuole essere didascalica.. ich tipich.. didascalica.



E tra i fiori, forsizie, narcisi, chi più ne vuole più ne metta... e ..  le MaGnolie , spunta quello che sarà il LeitMotiv del raid bavarese.. ovviamente, il turismo, i monumenti, gli "schloss" sono null'altro che alibi atti a fornire una rispettabile parvenza paraculturale a quello che non è altro che uno sfogo da beoni.. (in realtà poi la faccio peggio di com'è andata, non ci siamo ubriacati e l'autista girava spesso ad analcolica, se non aveva tempo di recuperare ;), insomma, va bene tutto, ma se vado in Baviera a bere birra intendo assicurarmi anche una buona possibilità di tornarci. Si disponeva a Modena di un autista astemio, ma, come non mi fido di un cuoco magro non mi fido a farmi scarrozzare per la Baviera da un A.A. (Autista Astemio), il rischio è quello che tiri dritto sistematicamente innanzi ai biergarten, inoltre le nevrosi di un soggetto che non beve birra sono forse anche peggiori di qualcuno che abbia fatto voto di castità, ragion per cui, l'abbiamo esentato dall'incarico, anzi, licenziato in tronco.



Birra media.. ottima.. birra.. a max due euro e mezzo.... rispetto ai € 4,50 dei pub italiani, direi che questo si che è un segno di .. civiltà evoluta !! :)
Un cenno di preferenza... le birre sono tante, milioni di milioni, contenute in boccaloni, tutti assolutamente buoni (in Baviera fanno la birra molto meglio di quanto a Sassuolo non fabbrichino piastrelle ceramiche, oltretutto senza temere la concorrenza e il dumping asiatico..)..


ma... ma.. di Augustiner ce n'è una  ! ( ci farei persino il bagno, non gonfia e fa bene alla pelle ! ),
Migliore Tra le Migliori (In My Humble Opinion..).



Bene... ora passiamo ai pistolotti architettonici, siamo serii, orsù !
Sopra potete ammirare il classico frontestrada delle vie cittadine bavaresi. I palazzi sono disposti con i lato lungo trasversale alla strada, senza questi frontoni, ora diritti, ora a volute o ad arco, le facciate , come talvolta accade specie nelle costruzioni più antiche, si presenterebbero con la classica fronte triangolare.



Ecco, fra le fiamme di forsizia,  Burghausen. Il Castello, disposto su una lunghezza di quasi 1400 metri, risale per fondazione ai secoli XI e XII, fino ad arrivare al XVI , si tratta di un luogo davvero caratteristico e intatto. E' fino ad ora quanto più di interessante e bello mi sia capitato di vedere in Baviera, si tratta di un borgo medioevale veramente pregevole, che poco ha da invidiare anche a rinomate località italiane con costruzioni dello stesso periodo. Nonostante l'afflusso turistico peraltro molto composto il luogo gode di una serena quiete sospesa.



Lasciata Burghausen ci dirigiamo verso la nostra meta, la cittadina di Passau, l'antica Passavia, detta la Città dei Tre Fiumi, ovvero Danubio, Inn e Ilz.
(Lilly, la borsetta della ragazza ne rovinava la silouette, ragion per cui l'ho tolta di mezzo con timbro clone !! :D n.d.r.).


In assenza di navigatore gps  si va alla vecchia maniera, ovvero mappa cartacea, richiesta di indicazioni e... cartelloni stradali.



Quello che più mi colpisce è la tranquilla vivibilità di queste cittadine. Non movida, ma i bar, i locali, con le "distese" fuori e gente che tranquillamente cena, beve qualcosa, discorre, senza fare troppo rumore. Mi viene in mente un ragazzo, con altri fuori al tavolino di una birreria del centro per uno spuntino accompagnato dall'immacabile birra, starsene comodo, rilassato in braghe corte e la mountainbike appoggiata alla sedia. "Si", ho pensato subito "anche a Sassuolo o a Modena vedi scene come questa, il sabato sera..", ma aldilà di questa nota di colore, ho la forte senzazione di un ambiente cittadino in armonia, ben diverso da quello che vivo nelle nostre città. Passau ha solo diecimila residenti in più che Sassuolo, la città dove vivo, quindi ha le stesse dimensioni, ma l'atmosfera è ben diversa, in quanto nella mia cittadina spesso sento l'esigenza di guardarmi le spalle, dove le aree di verde pubblico non sono godibili come dovrebbero, spesso campo d'azione di teppistelli e vandali di ogni tipo (attenzione, non gli "extra" come si vorrebbe credere, ma spesso teen-ager di "buone" e "normali" famiglie).



Nel corso dell' Inn si specchiano i famosi frontoni. In questo caso si nota la struttura tipica, triangolare, della geometria del tetto a spiovente.



Passaggio.. a Passavia.


La Cattedrale di S. Michael è un esempio di interpretazione dello stile barocco italiano in chiave mitteleuropea. Opera dell'architetto italiano Carlo Lurago, presenta un livello inferiore dall'approccio molto sobrio, non sono presenti su pilastri e colonne le opulenti stuccature a finto onice come spesso capita di notare negli edifici di questo genere, tuttavia salendo di livello le linee sobrie sembrano come fiorire nel rigoglìo delle decorazioni scultoree e pittoriche, senza, peraltro, nota di merito, passare nel pacchiano.
La cattedrale vanta l' organo più grande d'Europa, composto da 17774 canne. La mattina della domenica di Pasqua abbiamo avuto la fortuna di sentirne il suono durante la tradizonale messa cantata, il suono, le vibrazioni profonde e armoniche che produce quest' organo sono poderose, un un tutto sonoro veramente impressionante, non avevo mai sentito nulla di simile, forse, come situazione acustica, solo in S. Andrea a Mantova.
Riesco a rubare uno scatto in stile "leica", giustamente è proibito specie durante le funzioni, un "vopos" della sorveglianza mi sgama quasi subito e con fiero cipiglio mi intima di non farlo più, mi adeguo, in fin dei conti uno scatto dell'interno sono riuscito a portarlo a casa, non occorre essere avidi.:)



Reali fioriture, una bella aiuola di primule assortite, l'aria bavarese è limpida, i colori saturano con facilità e non c'è tanto bisogno di settare in alto i parametri colore della Nikon... 
Esiste sicuramente un periodo definibile come migliore per visitare la Baviera : la primavera, per l'ambiente, per i colori e per... l'apertura dei biergarten, naturalmente ;)



La Veste Oberhaus, fortezza la cui struttura risale al tredicesimo secolo, storico bastione a guardia della confluenza tra i due grandi fiumi.
Solitamente si nota come le acque del Danubio, come vuole l'adagio straussiano, siano blu, rispetto a quelle più torbide e impetuose dell' Inn reso forte dall'apporto del disgelo delle Alpi da cui sorge più a sud, ora la luce dura mediodiurna non aiuta a notare questa variazione cromatica delle acque, che appena si intravvede sotto il sole incidente.







Tappa a Braunau ... e n°simo biergarten, qui abbiamo bevuto la Stiegl, birra di Salisburgo, siamo in Austria ora, all'altra sponda dell' Inn dopo di che un po' di autoreferenza e .. di sopravvivenza :)
Braunau è una cittadina molto graziosa il cui centro si infulcra sulla chiesa parrocchiale tardo gotica che, nonostante l'attributo di "parrocchiale", ha le dimensioni e l'imponenza di una cattedrale. Quello che non si percepisce passando in questa davvero ridente localtà è il motivo per cui dovrebbe essere nota al mondo, un motivo a cui  essa e il mondo avrebbero fatto volentieri a meno; Braunau è (o meglio, è stata) la città natale di Adolf Hitler, tale cosa per i motivi che si possono reputare più ovvi non è riportata con enfasi ed essendo casuale il nostro passaggio non eravamo neppure informati del dato storico, tuttavia dal 1989 innanzi alla casa natale di Hitler è stata posta una targa  realizzata con una pietra proveniente da Mathausen e commemorante le vittime del nazismo, in tal senso c'è una interessante voce su wikipedia.






Le conseguenze dell' amor biondo... come Belushi in The Blues Brothers .... VEDO LA LUCEE ! 
....

....

E dopo la Luce diveniamo quasi autentici pellegrini....


Siamo all' ultima fermata, un' amena e molto pia località, Altotting, la cui spianata ricorda una Piazza dei Miracoli in versione nordica. Aldilà dell'interesse di natura religiosa di questo centro, vale la pena farci un salto, il luogo è molto bello e arioso, credo ci sia una media di una chiesa per abitante.
Il santuario Mariano al centro del piazzale (a destra nella prima foto in alto di questo gruppo) è detto Herz Bayern, a significare il cuore religioso cattolico della Baviera, come suggerisce la mia precedente definzione, è un santuario votivo dedicato alla Madonna. l'interno del porticato che ne cinge il perimetro è letteralmente coperto di raffigurazioni mariane. I pellegrini penitenti prendono sulle spalle una croce di legno e ne compiono silenziosa e circolare processione.
Inoltre, siamo a dieci km di distanza da Marktl, città natale di Papa Ratzinger (ovviamente, i negozi di articoli e chincaglieria sono pieni ad ogni dove di gadget e ceri con l'effigie del Santo Padre, che ti fissa dal cero con uno sguardo un po' inquietante..),


Bhe.. nemmeno la Madonna Nera di Altotting puo' fare qualcosa per questa brutta faccia, ragion per cui non solo me la tengo, ma cerco di caricarla oltre, anche perchè se bisogna farla, è meglio farla grossa, o fatto trenta facciam trentun e... e e.... basta così !! :D.
Tuttavia anche con questa faccia sono riuscito a passare quella che fu una frontiera e non essere fermato quale sospetto... come si dice, tutto è bene ciò che finisce bene.

Ora non mi rimane che salutare e attendere la prossima spedizione bavarese.

Andrea G. 18/04/2009


venerdì 10 aprile 2009

04-04-2009_Petrano_LandKite_ovvero vite appese ai fili ...



  
Quando sabato mattina della scorsa settimana sono arrivato alle pendici del Monte Petrano, in testa alla valle del Burano, affluente di destra del fiume Metauro, mi chiedevo perchè mai dovevo spingermi là sopra, nel nulla avvolto nelle nebbie. In effetti mi attraevano lì per lì le pietre vecchie del paese di Cagli più che l'idea di salire in mezzo a non si sa che cosa.
Arrivo in albergo e in effetti mi dicono che tutto il gruppo è partito alla volta del Petrano, al che mi viene da immaginare i titoli sul giornale strillare notizie circa un gruppo di pazzi spariti nel "nulla", appunto, poi comunque rassegnandomi al climi mi decido ad andare a vedere che cosa succedeva, semmai fossi riuscito a vedere qualcosa, naturalmente.
 In effetti poi qualcosa si è visto, e anche la mia macchina fotografica, a quanto pare, grazie anche al fatto che dal nulla è spuntato il sole, e tutto il resto.

Dicono che, per fotografare in effetti la luce possa essere utile.


(... Prima di pubblicare questo scritto mi sono dovuto fermare un attimo, il turbamento di questi giorni è per me inevitabile, nonostante si vada avanti comunque con la vita di tutti i giorni e con le nostre cose più utili e anche futili, tuttavia lo scorso lunedì mattina, dopo un un funesto risveglio alle notizie provenienti dall' Abruzzo non ho potuto fare a meno di pensare al fatto che quelle montagne, o almeno la loro continuazione decine di km più a sud, si siano mosse... di poco, leggeri sussulti per questi giganti apparentemente dormienti, eppure tremolii dagli esiti così tragici per noi, esseri tuttosommato piccoli . Non penso mai, quando sono tra la pace delle montagne, come queste ogni tanto possano diventare terrificanti, immani e per noi ineluttabili. La sera prima ero tra le loro braccia, il giorno dopo, lontano, dalle loro ire, che triste e tragico contrasto, tra queste immagini. Ora vorrei esprimere tutta la solidarietà e l'affetto per tutta gente dell'Abruzzo colpita dal terremoto, è una tragedia la cui portata umana, intima di chi la vive proprio non riesco a immaginare.)